Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 04/06/2019 dal Consigliere FRANCESCO MARIA CIRILLO; udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CAPASSO Lucio, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso; uditi gli avvocati Cristina Della Valle per delega dell'avvocato Piergiorgio Piroddi, Carla Valentino ed Antonino Menne. Svolgimento del processo 1. S.G. convenne in giudizio, davanti al Tribunale di Cagliari, il quotidiano l'Unione Sarda s.p.a. e la giornalista C.M.F., chiedendo che fossero condannati al risarcimento dei danni da lui subiti a seguito della pubblicazione su detto quotidiano, in data (OMISSIS), di un articolo con il titolo: "(OMISSIS)" e con il sottotitolo "(OMISSIS)". Espose, a sostegno della domanda, che in quell'articolo era stato rievocato un episodio di cronaca nera accaduto nel lontano (OMISSIS), che lo aveva visto come protagonista, in quanto responsabile dell'omicidio della propria moglie P.C., omicidio per il quale era stato condannato ed aveva espiato dodici anni di reclusione. La pubblicazione dell'articolo, dopo un lunghissimo lasso di tempo dall'episodio, non soltanto aveva determinato in lui un profondo senso di angoscia e prostrazione che si era riflesso sul suo stato di salute piuttosto precario, ma aveva anche causato un notevole danno per la sua immagine e per la sua reputazione, in quanto egli era stato esposto ad una nuova "gogna mediatica" quando ormai, con lo svolgimento della sua apprezzata attività di artigiano, era riuscito a ricostruirsi una nuova vita e a reinserirsi nel contesto della società, rimuovendo il triste episodio. Tale situazione aveva rappresentato una palese violazione del suo diritto all'oblio, arrecandogli gravi danni, di natura patrimoniale e non patrimoniale, anche conseguenti alla cessazione dell'attività, dei quali chiedeva il risarcimento. Si costituirono in giudizio l'Unione sarda e la giornalista convenuti, chiedendo il rigetto della domanda. Rilevarono i predetti che l'articolo in esame faceva parte di una rubrica settimanale, intitolata "(OMISSIS)", pubblicata ogni domenica dal (OMISSIS) al (OMISSIS), rubrica nella quale il giornale aveva inteso rievocare alcuni fatti di cronaca nera (in particolare alcuni omicidi) avvenuti nella città di Cagliari, che per diverse ragioni avevano profondamente colpito e turbato la collettività della piccola città di Cagliari; per cui la rievocazione dell'avvenimento, benchè a distanza di ventisette anni, non poteva ritenersi illecita, neppure sotto il profilo della violazione del diritto all'oblio, proprio perchè avvenuta nell'ambito di una rubrica settimanale dedicata agli avvenimenti più rilevanti della città accaduti negli ultimi quaranta anni. Il Tribunale rigettò la domanda, condannando l'attore al pagamento delle spese di giudizio. 2. La sentenza è stata impugnata dall'attore soccombente e la Corte d'appello di Cagliari, con sentenza del 16 maggio 2016, ha rigettato l'appello, compensando le

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